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mercoledì 13 marzo 2013

IL GRANDE GENIO DIMENTICATO






Nikola Tesla nacque nella notte del 10 luglio 1856 a Smilijan, Croazia, da padre di origine serba nonché ministro del culto ortodosso e da madre d'origine croata, abile ricamatrice e dotata, seppur non istruita, di una straordinaria memoria e di notevoli capacità inventive.

Tesla non è molto conosciuto dal vasto pubblico seppur i pochi che conoscono in modo approfondito la storia della sua vita lo definiscono il GENIO che ha modellato la nostra società.

Questo accade perché molte delle invenzioni di Nikola Tesla ci avrebbero dato la possibilità di vivere in un mondo migliore, in un ambiente incontaminato in cui tutti i mezzi di circolazione avrebbero funzionato con energie pulite e a basso costo. E' proprio questa ultima prerogativa a costituire un valido motivo per far sì che Tesla rimanga un perfetto sconosciuto al grande pubblico. Un mondo non inquinato, libero dallo sfruttamento di pochi dell'energia che appartiene all'Universo e, di conseguenza, ad ognuno di noi, era il suo sogno e le sue invenzioni rappresentavano (e rappresentano) una minaccia per il mondo economico così come si presenta oggi.

Non è raro che, nella storia umana, ogni volta che nasce un grande Genio, in qualsiasi campo esso possa eccellere, venga emarginato dalla società in cui vive, perché non compreso, diverso, in contrasto con l'omologazione e gli interessi correnti. Tesla era talmente geniale da essere inviso e odiato dal mondo scientifico dell'epoca. Poiché alla sua morte l' FBI requisì tutto il suo lavoro e il governo americano mantiene a tutt'oggi il segreto di stato sul suo archivio, è impossibile elencare tutte le sue invenzioni... Se ne possono citare, dunque, solo alcune: le lampadine a fluorescenza, il radar, il  tubo catodico, la radio (teorizzata ancor prima di Marconi), il motore a induzione e la corrente alternata da esso prodotta, l'iniettore elettrico del motore, i circuiti elettrici sintonizzati, il trasmettitore ad amplificazione con cui riusciva a trasmettere energia a distanza e senza cavi, il tachimetro, i sistemi a radiocomando, la tecnica radiografica a raggi X, i principi dell'aereo a decollo verticale, le porte logiche e la robotica, la turbina senza pale, la macchina elettroterapica, il risonatore meccanico ed elettrico, metodi per l'imbrigliamento dell'energia solare e dei raggi cosmici... Un uomo, insomma, di almeno 100 anni più avanti dei suoi contemporanei...






Spesso deriso, declassato e diffamato dalle riviste scientifiche (sul libro paga dei grossi industriali), passava anche per pazzo. Questo perché sosteneva di sentirsi avvolto da fasci luminosi che interferivano con la realtà e che tali fenomeni si intensificavano sempre più nel corso di anni. Nella sua autobiografia vi è scritto che lui fin da piccolo, durante la notte, viaggiava per mondi sconosciuti in cui svolgeva innovativi esperimenti come se fosse nel mondo reale, e si intratteneva in conversazioni con creature che vedeva in tali mondi. Era come se vivesse in tanti universi paralleli contemporaneamente... In realtà, Tesla, possedeva una dote più unica che rara, aveva una mente straordinariamente sviluppata, con eccezionali qualità immaginative, che gli permetteva di vivere esperienze extrasensoriali e di trovare risposte e idee in modo autonomo, senza alcun supporto esterno... Ogni volta che pensava ad un'invenzione, la visualizzava così intensamente da riuscire a realizzare e "vedere" (con l'immaginazione) tutte le varie fasi di costruzione e a capire, a livello immediato, se la cosa sarebbe funzionata o no... E' grazie a questa dote che Tesla ha potuto concepire immense invenzioni senza nemmeno la possibilità economica di verificarle! Molti di coloro che lavorarono con lui ebbero il presentimento che entrasse in contatto con forme di vita extraterrestri, incapaci di concepire la sue dote come qualità realmente possibile.

Emigrato negli USA, Lavorò per Edison (che lo contrastò tutta la vita) e per cui costruì 24 tipi diversi di dinamo.

Quando decise di lavorare in proprio, sviluppò il progetto del generatore di corrente elettrica alternata polifase che, in seguito, venne utilizzato in tutte le centrali elettriche americane...

Totalmente disinteressato al denaro, regalò spesso le sue invenzioni a industriali che non potevano permettersi di pagarle, sostenendo di non volere denaro ma di volerle vedere pubblicate, poiché avrebbero fatto del bene all'umanità...

Durante tutta la vita progettò oltre 700 rivoluzionarie invenzioni di cui molte solo su carta, poiché gli mancava la disponibilità economica per poterle concretizzare, ma negli anni seguenti alla sua morte, parecchie vennero, un pò alla volta, realizzate e, tutte, perfettamente funzionanti!





Morì solo, povero, dimenticato, all'età di 87 anni, l' 8 gennaio 1943 a New York, ufficialmente per collasso cardiocircolatorio ma le vere cause del decesso rimangono avvolte nel mistero... Pare, infatti, che stesse lavorando ad un'invenzione segreta molto particolare e che, forse, fu proprio questo a causargli il decesso...
Tutto ciò a cui lavorava, comunque, fu fatto sparire e rimane top secret...

Fu uno straordinario scienziato, un profeta che sapeva vedere il futuro, un benefattore dell'umanità... 
Un'umanità che, perlopiù, non lo conosce o l'ha dimenticato...






"Lasciamo che il futuro dica la verità e giudichiamo ciascuno secondo le proprie opere e obiettivi"
Nikola Tesla




sabato 23 febbraio 2013

L'ORIGINE



Quando l'animale scopre la spiritualità, il gioco, la bellezza, la trasgressione, la trasposizione della propria interiorità, esso perisce per rinascere sotto altre vesti:

NASCE IL FUTILE,

NASCE L'ARTE,

NASCE L'UOMO....









domenica 13 gennaio 2013

IL MISTICISMO DI KHALIL GIBRAN





Khalil Gibran, celeberrimo, sensibile poeta e scrittore, nacque nella cittadina libanese di Bisharri nel 1883 e morì a New York (USA) nel 1931. Di religione cristiano-maronita,  fu anche pittore e filosofo.  

Divenne un mito e un punto di riferimento per i giovani che considerarono le sue opere, tradotte in oltre 20 lingue, in breviari mistici. 

La sua famiglia, di ceto piccolo-borghese, unita e pervasa da grande rispetto reciproco, fu costretta ad emigrare per motivi economici negli Stati Uniti nel 1895. In età adulta visse nel quartiere cinese di Boston, popolato da immigrati di origine italiana, irlandese e siriana.
Nel 1889 tornò a Beirut con la volontà di studiare la lingua e  la letteratura araba soggiornando, in seguito, anche in Siria, ma nel 1902 rientrò a Boston, ansioso di rivedere la terra che aveva contrassegnato gran parte della sua vita.
Recatosi a Parigi nel 1908, con l'intento di studiare all'Accademia di Belle Arti, si avvicinò alla filosofia di Rosseau e di Nitzsche. Fu, negli anni '20, tra i fondatori della Lega Araba, con il proponimento di rinnovare la tradizione araba con il contributo della cultura occidentale.

Nelle opere di Gibran, infatti, prevale l'idea di un'ampia, generale concezione del divino in cui si incontrano e si intrecciano simboli di ogni religione e espressione filosofica (il cattolicesimo vicino all'induismo e islamismo, mistici sufi insieme ai romanticisti e idealisti europei, Nietzsche accanto ai mistici arabi). 
Il concetto mistico di Gibran sfugge ad ogni tipo di classificazione, il poeta si esprime evocando immagini e ricorre a un simbolismo dai mille significati e che per la sua universalità è in grado di rivolgersi sia all'uomo indù che al cristiano, sia al credente che all'ateo.

Il suo successo deriva proprio dalla sua capacità di porsi in equilibrio tra oriente e occidente.

Per Gibran la vita è il tempo necessario che serve a ricongiungere noi a Dio; quando nell'essere umano il bene e il male, la perfezione e l'imperfezione, i piccoli sentimenti e le grandi passioni riusciranno a coesistere, sarà nella coincidenza di questi opposti che si manifesteranno la felicità, la saggezza e la perfezione.





AFORISMI DI KHALIL GIBRAN:



- Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.

- Io  non conosco verità assolute, ma sono umile di fronte alla mia ignoranza: in ciò è il mio onore e la mia ricompensa.

- Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea, non dai molti beni che accumula.

- Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e determinazione.

- La solitudine è una tempesta silenziosa che spezza tutti i nostri rami secchi. E intanto spinge sempre più in profondità le nostre radici vive, dentro il cuore della viva terra.

- La vita è un'isola in un oceano di solitudine: le sue scogliere sono le speranze, i suoi alberi sono i sogni, i suoi fiori sono la vita solitaria, i suoi ruscelli sono la sete.

- L'amore non ha altro desiderio che quello di realizzarsi, ma se amate ed è inevitabile che abbiate dei desideri, fate in modo che essi siano questi: svegliarsi all'alba con le ali al cuore e ringraziare per un altro giorno d'amore.

- Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte.

- Se vi separate dall'amico, non addoloratevi, perchè la sua assenza vi illuminerà su ciò che in lui amate.

- Chi sa ascoltare la verità non è da meno di colui che la sa esprimere.







domenica 9 dicembre 2012

LA LEGGE DI MURPHY







La legge di Murphy, pubblicata per la prima volta nel 1977 da  Arthur Bloch, è una sorta di Bibbia degli jellati del mondo occidentale... Un'ironica, irresistibile carrellata di detti improntati al pessimismo con "pretese" statistico-scientifiche...
Alla primaria legge murphologica (se qualcosa può andar male, lo farà) seguono una serie di corollari e ulteriori leggi atte a deridere ed esorcizzare la sfortuna...




Eccone una piccola serie:

- Le cose vengono danneggiate in proporzione al loro valore.

- Qualsiasi cosa si butti, servirà non appena non sarà più disponibile.

- Le probabilità che il pane cada sul lato imburrato sono direttamente proporzionali al costo del tappeto.

- Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.

- I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere.

- Niente è facile come sembra.

- Se un esperimento funziona, qualcosa è andato male.

- Colui che sorride quando le cose vanno male ha pensato a qualcuno a cui dare la colpa.

- Se tutti ti vengono incontro, sei nella carreggiata sbagliata.

- Se la scarpa calza bene, è brutta.

- L'ascensore arriva non appena hai posato la borsa per terra.

- Un periodo di bel tempo senza precedenti verrà interrotto dalla pioggia nel tuo giorno di ferie.

- Quando sei stufo di te stesso, sposati e stufati di qualcun altro.

- I regali che fai a tua moglie non sono mai azzeccati quanto i regali che fa il tuo vicino a sua moglie.

- Le probabilità di incontrare qualcuno che conosci aumentano se sei con qualcuno con cui non vuoi essere visto.

- Se sei di buon umore, non ti preoccupare. Ti passerà.

- Sorridi... Domani sarà peggio.






Ehmm... Buona fortuna!! (Oops... Ho scritto qualcosa che non va?)

domenica 25 novembre 2012

VINCENT...






Vincent Van Gogh (1853 - 1890), famosissimo pittore olandese, è uno tra i massimi esponenti della corrente post-impressionista. Nonostante la sua attività artistica sia durata appena un decennio la sua produzione pittorica è enorme, questo grazie alla grande passione nonchè furore da cui era posseduto e alla sua instancabilità.

Soggetto profondamente dilaniato nell'animo, si sentì sempre un disadattato nell'ambito della società in cui viveva. E' innegabile, comunque, che il suo stile pittorico ispirò la nascita dell'espressionismo.

La violenza figurativa di Van Gogh riesce a rappresentare al meglio il dolore umano e l'esplosivo tormento delle sue opere ispirerà i primi pittori "espressionisti".

Autodidatta, mette a punto una propria tecnica dando forma alle sue visioni interiori e tramuta la realtà in simboli che altro non fanno che riflettere i suoi stati d'animo, i suoi dolori, sè stesso. Anche il pittore Paul Gauguin, a cui fu legato da grande amicizia, attribuisce agli accostamenti di colore, alla sua purezza, un significato prettamente simbolico.




Le innumerevoli, spesso accorate, lettere scritte al fratello Theo, rappresentano un'importante fonte di informazioni sulla sua infelice vita e si possono dunque definire una sorta di autobiografia.

Conoscendo le difficoltà psicologiche che hanno caratterizzato la vita di Van Gogh, sono state anche eseguite indagini psicoanalitiche, per poter collegare il tratto pittorico con il male oscuro che lo ha perseguitato.

E' indubbio che oggi siano moltissimi a subire il fascino, oltre che delle sue mirabili opere, anche della sua vicenda umana: il suo genio, mai compreso finchè fu in vita, gli infelici amori, la malattia, il suicidio.

Sentimenti come tristezza, angoscia, solitudine estrema, che l'artista provava durante l'ultimo periodo della sua vita si riassumono in una delle ultime opere della sua breve esistenza: "Campo di grano con volo di corvi" che sembra quasi il preludio al suicidio.

Lo stile di Van Gogh, che alterna tratti e semplificazione quasi infantile a una pittura corposa, matura, di grande essenzialità e intensità emotiva è una vera poesia per l'animo.



domenica 18 novembre 2012

VIOLENZA SUGLI ANIMALI



L' "umano", pur con mille difficoltà e una certa riluttanza, sta cominciando a rapportarsi con i suoi simili e cerca di conferire agli stessi (dovrebbe essere persino scontato ma non lo è affatto) pari dignità...

Sarebbe altresì dignitoso se il suddetto "umano" estendesse il rispetto per la vita a tutte le altre creature (ospiti tanto quanto "lui") di questa terra....

Egoismo, crudeltà, superficialità, indifferenza, cinismo, vanità, hanno spesso la meglio e gettano letteralmente all'inferno milioni di animali ogni giorno...

Mi posso solo auspicare che una maggiore presa di coscienza del genere umano possa porre fine, almeno in buona parte, a tale ecatombe, costellata da indescrivibili sofferenze e che ben poco ha a che spartire con il concetto più autentico di umanità...




Il contenuto del video è decisamente cruento ma può indurre a riflettere sulle conseguenze di molte nostre, solo apparentemente innocenti, consuetudini e scelte quotidiane.



domenica 11 novembre 2012

AMICIZIA, NOBILE AMICIZIA...

 
 
 
 
Esistono molteplici espressioni d'amore: una di queste è l'amicizia... E' vero che l'amicizia "vera" è alquanto rara ma, se si è fortunati e si riesce a trovarla, è una delle cose più belle e appaganti che possano esistere...
 
 
 
 Una delle cose fondamentali, però, è non perdersi nella ricerca dei veri amici senza porsi, a nostra volta, come tali... L'amicizia, infatti, non è solo "ricevere" ma anche e, soprattutto, "donare"... Un sentimento che deve essere reciproco e non deve sussistere solo nei momenti di bisogno...
Si deve saper condividere con gli amici anche le proprie gioie e saper essere felici dei loro successi...
Invidia, egoismo, maldicenze sono in grado di rovinare qualsiasi amicizia...
 
 
 
All'amico/a direi con il cuore:
amico mio, mi sei indispensabile come l'aria, sapere che ci sei in ogni momento, sapere che anche tu sai che io ci sono per te... Sapere che sei disposto ad ascoltarmi come io lo sono con te...
Sapere che mi rispetti senza giudicarmi ma che sei capace di dirmi verità che mi possono apparire scomode... Di correggermi quando sbaglio... Di darmi buoni consigli...
Amico mio, grazie di esistere...
 
By
 
 
Alisya